Leggo e rispondo al post di Massimo Mantellini (Il M5S, il wifi e il principio di precauzione) in cui si evidenzia con preoccupazione come il Movimento abbia portato in Parlamento, dunque in qualche modo legittimandole, posizioni anti-scientifiche; un “pensiero tossico, banale e a suo modo inattaccabile, che nuoce al Paese intero”.
Il Movimento Cinque Stelle con un bacino elettorale che si aggira tra il 25 e il 30% (8.5-10 milioni di persone) è necessariamente complesso in termini di rappresentanza demografica e di diversità di opinione. Considerando un astensionismo del 25%, se vi trovate in fila al supermercato delle 10 persone che vi precedono circa due votano M5S. Purtroppo questa complessità raramente traspare nelle narrazioni giornalistiche, e chi fa informazione tende (troppo) spesso a preferire i tratti caricaturali (da cappello di carta stagnola o da gita in Corea del Nord, per intenderci). Ma questo tipo di informazione è sbagliata: primo perché distorce nella semplificazione, secondo perché incoraggia comportamenti macchiettistici, grotteschi e sbracati da parte di chi sedendo in istituzioni affollate cerca visibilità.
Friday, 22 July 2016
The Five Star Movement (M5S) obtained two major victories in the second round of municipal elections on 19 June 2016 in Rome and Turin. Rome attracted the most international attention but it is M5S’ victory in Turin that is likely the most consequential for them and other European anti-establishment parties.
In Rome, a municipality with 2.8 million people and an annual budget of €5 billon, Virginia Raggi (age 37) gained doubled the votes of her contender Roberto Giachetti (age 55). In Turin, a city with a population of 900,000 and an annual budget of €1.69 billion, Chiara Appendino (age 31) outstripped Piero Fassino (age 66) by about 10 percentage points.
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Friday, 8 July 2016